Attaccamento sicuro

Di Annalisa Bresciani, psicologa ed educatrice prenatale e neonatale

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Una scuola a costo zero è possibile?

Settembre 22, 2015 di Annalisa Bresciani

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Eccomi qui alle prese con il tema di settembre di #Mammealnaturale: una scuola a costo zero è possibile?

I miei pensieri non nascono da un’esperienza diretta, facendo homeschooling non mi sono mai scontrata direttamente con il problema di quanto tutto quello che ruota attorno alla scuola possa essere un costo davvero elevato per le famiglie.

Con le nostre figlie (il più piccolo è ancora troppo piccolo) siamo abituati a parlare di tutto, anche di soldi.

Siamo molto chiari con loro nel dire cosa ci possiamo permettere e cosa no e, per nostra fortuna, non sono bambine che chiedono molto:

la prima al “mi compri ?” ha sempre preferito il “possiamo costruirlo ?”, la seconda è più incline al “mi compri”, ma non fa capricci per avere qualcosa, se le diciamo di si è felicissima, ma davanti a un no, accetta le nostre spiegazioni.

Detto questo, sono esseri umani, inclini al desiderio come chiunque altro.

Giusto per rendere l’idea, noi non abbiamo la televisone e non hanno mai visto Frozen al cinema o in dvd, ma, quando abbiamo dovuto comprare la seduta per la macchina per la piu grande, non ha avuto dubbi, ha scelto quella con Elsa e Anna, non le conosceva, ma in quanto principesse andavano bene!

Se dovessero frequentare la scuola, non so esattamente cosa farei, forse li manderei ad una steineriana, me la immagino meno “no logo”, ma poi è tutto da vedere…

Immagino però di doverli mandare alla scuola davanti a casa mia, una scuola qualunque, in cui le bambine e i bambini hanno zaino e astuccio coordinati e possibilmente di qualche personaggio noto, dove tra coetanei si guardano le scarpe e i vestiti, si confrontano e si aggregano anche in base a quello che possiedono o non possiedono.

Alle nostre figlie abbiamo sempre spiegato che l’apparenza non conta, che la pubblicità è fatta solo per spingere a comprare, che il bello di un prodotto non è calcolabile in base a chi lo pubblicizza o a chi lo possiede, che è giusto desiderare quello che veramente ci piace, che generi il consenso o meno del gruppo.

 

Spero che i miei figli nella vita non abbiano mai paura di essere fuori dal coro, spero che siano così forti da non doversi nè fare problemi se non sono omologati alla massa, nè farsene un vanto, spero proprio che questo genere di preoccupazioni neanche li tocchi, spero che siano felici di loro stessi per come sono senza bisogno di confrontarsi o misurarsi congli altri, spero che abbiano sempre un grande spirito critico.

 

Certo, io ci spero, ma mi chiedo, e se non fosse così? Se mia figlia avesse iniziato la prima elementare come la maggior parte dei suoi coetanei e mi avesse chiesto tutto il corredo della scuola di una specifica marca, cosa avrei fatto?

Sarebbe stato giusto fare la dura e pura sulla sua pelle, spiegandole che non serve a niente possedere un certo tipo di zainetto magari solo perchè è la moda del momento o che non è importante?

Ok, per me non è importante, ma, riflettendoci, se per lei fosse stato veramente importante averlo glielo avrei comprato.

Qualche volta credo sia giusto mettere in secondo piano le nostre convinzioni e ascoltare quello che i nostri figli ci chiedono, forse è quello di cui hanno bisogno in quel momento, e forse è davvero solo per un momento, ma hanno tutto il diritto di essere ascoltati.

Non intendo con questo dire che tutte le loro richieste debbano essere esaudite a priori, ma che vadano ascoltate anche quando non sono in sintonia con il nostro modo di pensare si, in questo modo insegneremo ai nostri figli che:

  • li accettiamo e li amiamo incodizionatamente anche quando hanno pensieri diversi dai nostri
  • con noi possono parlare di tutto
  • le persone con opinioni diverse tra loro possono discuterne in modo pacato, senza conflitti
  • siamo davvero interessati alla loro felicità e vogliamo sempre trovare una soluzione insieme se ci sono problemi
  • che le loro opinioni contano.

Io ho i miei pensieri ma i miei figli sono altri individui, diversi da me e, se in qualche periodo della loro vita avessero bisogno di cose più commerciali e meno hand made o a costo zero, penso che lascerei che seguissero i loro desideri.

Oggi posso dire di aver superato la fase del “è bello perchè l’hanno tutti e quindi devo assolutamente averlo” o “anche se mi piace non lo voglio perchè l’hanno tutti”, ma le ho superate  grazie alla bravura dei miei genitori che mi hanno permesso di viverle, spero che i miei figli crescano con spirito critico, ma spero anche di essere così brava da supportarli in tutte le fasi della loro vita, anche quando, forse, mi sembreranno omologati alla massa o faranno scelte radicalmente diverse dalle mie.

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