Qualche giorno fa stavo giocando a “signore” con la mia bambina più grande.
Le piace fare la mamma che parla con una signora che incontra (io) e intavola discorsi tipicamente mammeschi, si parla di allattamento, fratelli gelosi, amichetti, giochi, sonno, cibo…
Mentre fingevamo di essere in un parco a fare un pic nic con i nostri figli, ad un certo punto, mi chiede: “Signora, ma ai suoi bambini piace leggere? no, perchè ai miei non piace proprio, quando voglio leggergli un libro scappano e, per me, è una cosa tremenda, perchè io adoro i libri e adoro leggere!”.
Quello della lettura è sempre stato un momento vissuto molto bene da tutti e tre i miei bambini, quando dico “volete che vi leggo un libro?” si avvicinano tutti in gran fretta e ne scelgono almeno cinque a testa.
Questa passione penso sia dovuta, in parte, al fatto che:
- In famiglia abbiamo iniziato a proporgli libri fin da piccolissimi, a leggere insieme quelli più semplici e adatti all’ età di ognuno e anche quelli più complessi, di cui magari non tutti capiscono il significato, ma a cui comunque si interessano magari anche solo per il semplice fatto che li ha scelti la sorella maggiore e quindi appaiono naturalmente affascinanti.
- In viaggio portiamo sempre qualche libro da casa e, quando ci fermiamo in un posto per un po’, cerchiamo subito se c’è una biblioteca in cui prendere dei libri in prestito.
- Frequentiamo regolarmente la biblioteca di quartiere, ma di libri ne compriamo anche molti.
- Oltre a leggerli, i libri abbiamo sempre provato anche a scriverli. Ovviamente semplici, magari di stoffa, o con un disegno per pagina, o con pochisime parole, però pieni di significato per noi.
- I bambini hanno sempre potuto toccare e maneggiare anche i testi più delicati e, pensandoci bene, non hanno mai fatto danni.
- Quando hanno iniziato a manifestare simpatia per un libro piuttosto che per un altro, abbiamo sempre assecondato le loro scelte (lo ammetto, qualche volta leggendo ho modificato le storie che non ritenevo adatte a loro, tra un po’ non potrò più farlo, la grande sta imparando a leggere).
- A livello affettivo, è bellissimo stare vicini o abbracciati e addentrarsi, attraverso la lettura in nuovi mondi e scoperte interessanti.
Ho detto “in parte” perchè queste sono mie supposizioni ma, dato che, nella lettura non sono coinvolta solo io che leggo, ma anche e soprattutto i miei figli, ho pensato di chiedere proprio aiuto a loro per scrivere questo post.
Hanno collaborato in due su tre, perchè c’è chi non parla ancora.
In primo luogo ho chiesto alle bambine se a loro piace quando leggiamo i libri, entrambe mi hanno guardata come se fossi impazzita e mi hanno risposto con un secco “ma certo”, allora ho continuato il discorso domandando: “secondo voi perchè è bello leggere?”
Hanno risposto così:
- “Mi piace quando ci leggi un libro perchè cambi voce per ogni personaggio e ci sembrano veri”.
- “Quando leggiamo stiamo tutti stretti per vedere bene le figure e, è tenero, sembra di coccolarsi”.
- “Nei libri ci sono scritte tante cose belle che, se non leggi, non puoi sapere“.
- “Quando leggi, se chiudo gli occhi, mi immagino quello che dici, come un film”.
- “Tanti libri hanno un buon profumo e sono anche belli da tenere in mano”.
- “Quando guardo un libro da sola e lo sfoglio, mi viene in mente la tua voce che me lo legge e mi sembra che sei proprio tu che me lo stai leggendo, invece sono io”.
- “Se non so cosa fare e mi prendo un libro, non mi annoio“.
- “Sentendo tante storie, mi vengono in mente tante cose quando gioco”.
Ho riportato qui le loro prime risposte, senza correggerne la forma, poi siamo andate avanti a parlare della lettura e dei libri per tutto il pomeriggio.
Questo post è il mio contributo a #Mammealnaturale di ottobre.
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