“Ma io sono fatta così”, quante volte ti è capitato di dirlo o pensarlo?
A me è capitato di sentirlo molte volte. In genere le persone che si rivolgono a me, lo fanno per essere aiutate a comprendere meglio e/o a cambiare qualcosa della loro vita, del loro modo di affrontare le cose o di relazionarsi con gli altri. Sono sicura che già dal primo contatto sono animate dalla voglia di modificare alcuni aspetti e stare meglio, altrimenti non si rivolgerebbero ad una psicologa: per le chiacchierate ci sono gli amici, con lo psicologo la relazione è diversa e diverse sono giustamente le aspettative.
In particolar modo i primi incontri sono quelli meno reflessivi, in cui più che cercare tanti perchè, ci si racconta con tutta la voglia di descriversi e dire il più possibile (parlo della situazione in cui le persone chiedono aiuto allo psicologo in modo autonomo, non in caso di invio fatto da altri). Il fluire delle parole è potentissimo, guida lo specialista che si ha di fronte a conoscere la situazione e aiuta la persona stessa a ricostruire, ricordare e un po’ a comprendere
Succede che molti discorsi appassionati e vogliosi di benessere vengano frenati o addirittura uccisi da cinque parole: “ma io sono fatto così”.
Pensaci, una frase del genere apparentemente potrebbe darti sollievo:
- a tutti da sicurezza conoscersi, dire che sei fatto così, ti permette di descivere a te stesso come sei, nel bene o nel male non devi più cercare niente, lo sai gia!
- se dici agli altri come sei, implicitamente li informi su come relazionarsi con te, quindi potresti ipotizzare che le tue relazioni saranno più buone
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è una gabbia, una grandissima gabbia mentale in cui ci mettiamo per proteggerci dallo sforzo di cambiare
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è falso, sarebbe più gisto dire “io mi sono sempre comportato così” perchè, con tutta la tua buona volontà, non puoi prevedere il futuro e non sai come evolverai
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è un opportunità se, quando la dici accetti la possibilità che forse da quel momento di consapevolezza delle modalità che stai usando, potrebbero nascere modi diversi di agire o relazionarti.
C’è un eccezione “ma io sono fatto così” va bene e non mi sembra negativa tutte quelle volte che ti può servire per scremare relazioni che non ti fanno felice, per scegliere le persone di cui circondarti, per troncare discorsi indesiderati e per cercare di capire cosa ti fa stare bene e cosa no.
Questo sarà l’ultimo post della rubrica “Pensiamoci” prima di Natale, il mio augurio più grande per quest’anno è di riuscire più volte a sostituire la frase “io sono fatta così” con “io ho sempre fatto così”.
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