Come una mamma, “un po’ monella”, citando le mie figlie, qualche sabato fa sono uscita da sola, ora aperitivo, per andare, da sola, alla presentazione di un libro: “da sola”, erano anni che non mi capitava, uno svago per me senza i bambini (non li ho portati perchè avevano un po’ di rafreddore e non volevo infettare gli altri e poi, invece di sentirmi libera, guardavo tutti quelli sotto il metro e trenta con tenerezza).
Come hai visto, se segui il blog, negli ultimi martedì abbiamo parlato di comunicazione e, sempre rimanendo in tema, oggi voglio proprio raccontarti del libro che mi ha invogliata ad uscire sabato, ho appena finito di leggerlo e l’ ho trovato assolutamente interessante da più punti di vista.
Si chiama “Come una mamma”, l’autrice è Paola Cerutti, mamma e pediatra.
“Come una mamma” non è piaciuto solo a me, piace a molte mamme e, per il mio modestissimo parere, i motivi sono svariati:
- intanto non divide, non classifica, non parla di tipologie di mamme (che va tanto di moda) e non giudica
- nelle sue pagine ci rispecchiamo tutte, leggendolo ho ritrovato anche parti di me che mi hanno fatto sorridere, ho trovato amiche, mamme con cui ho lavorato e anche mamme sconosciute con cui ho scambiato qualche volta due parole al parco
- nei racconti di questa mamma tra le mamme, si ritovano anche i papà che, diciamolo pure, a volte avrebbero bisogno di un manuale d’istruzioni per capire la trasformazione della loro compagna da donna a mamma
- si legge facilmente, usa parole semplici per dar vita a sentimenti sinceri e non paroloni per mascherare vuoti concettuali
Sabato alla sua presentazione in libreria, la Dottoressa è arrivata dicendo: “ma quanti siete?”, quasi incredula per tanto interesse.
Non so se la Dottoressa Cerutti sarebbe d’accordo con la mia opinione: secondo me il suo libro piace davvero per tutto quello che ho scritto prima, ma credo che il suo successo nasca, in particolar modo, dal fatto che l’autrice non è solo una donna e una mamma, è anche una pediatra, una dottoressa, una dottoressa che in più di cento pagine ti parla “senza camice”, usando il calore senza perdere la sua professionalità.
Da mamma, penso che questa “Storia nuda e semiseria”, in barba a qualsiasi richiamo al distacco tra medico e paziente, non mini in alcun modo l’autorevolezza di Paola Cerutti pediatra, anzi.
Quando porto i miei bambini dal dottore, lo faccio perchè non stanno bene e perchè sono preoccupata per la loro salute e io, mamma, sono in una situazione di grande vulnerabilità. Per decidere di affidarti il mio bambino e la mia tranquillità, devi veramente conquistare la mia fiducia; per farlo, va bene il curriculum, l’esperienza, gli amici che mi hanno parlato bene di te, ma la cosa più importante sei tu come essere umano.
Se riesci ad ascoltarmi, mi piaci, se riesci a farmi capire che comprendi davvero i miei sentimenti perchè li hai provati, mi conquisti e, la mia percezione della tua professionalità, aumenta ancora di più. Adesso non è che tutti quelli che, a vario titolo, lavorano con le persone devono raccontare la loro vita senza filtri per creare vicinanza, a volte bastano un sorriso amichevole, uno sguardo comprensivo, un “lo so” detto con il cuore.
Pensaci bene, se ti guardi in giro, è pieno di consigli su quello che le mamme devono o non devono fare, idee su come devono o non devono essere, sentenze, giudizi e opinioni sparate limitandosi ad una conoscenza libresca senza minimamente avere idea di quello che solo una mamma può provare, ecco,
Paola, a nome di tutte noi mamme, grazie per averci regalato le sue parole, sono aria fresca, e, per favore, lo spieghi lei a chi ancora non l’ha capito che l’essere umani non toglie professionalità, anzi, ne aggiunge a quintali…
Nelle pagine del suo “Come una mamma”, la dottoressa Paola Cerutti, raccontandosi e, come dice lei, raccontando anche le tante mamme che ha incontrato, ci accoglie tutte, con le nostre perplessità, le nostre tristezze, la gioia infinita per quelle personcine che ci riempiono di vita e ci rassicura (wow, anche lei è umana e ha annusato la sua bambina appena nata, come ho fatto io più volte sperando quel profumo di non dimenticarlo mai), citando una parte del suo libro, “Come una Mamma, come una Donna, sa fare”.
… Dottoressa, dopo tutte queste cose belle, mi perdoni se, per una, la contraddico, ma non mi sembra che tutte le donne, o tutte le mamme sappiano essere accoglienti… certo, chi si avventura nelle pagine del suo libro o, oltrepassa la porta del suo studio, ne trova una che lo sa fare davvero.