Come genitori, vorremmo che i nostri figli fossero sempre tranquilli e sicuri nell’affrontare le situazioni che gli si pongono davanti, lo vorremmo perchè stiamo, ovviamente, male nel vedere il nostro bambino in difficoltà e, lo vorremmo anche un po’ per noi, come se la forza dei nostri figli fosse una prova del nostro essere bravi come genitori.
Il primo passo per aiutare i nostri figli a superare le loro paure, però, è proprio quello di riuscire a rompere il meccanismo che ci porta a vedere la paura come qualcosa da negare.
Reentemente, ho condotto un workshop dedicato ai genitori sulla paura.
La prima cosa che abbiamo visto è che tutti, quando confidiamo le nostre paure, nella maggior parte dei casi riceviamo risposte come: “non pensarci”, “ma figurati, andrà benissimo”, “hai superato cose molto più difficili di questa” e simili…
Abbiamo poi riflettuto sul fatto che, le risposte appena citate, per una persona che ha paura di affrontare una determinata situazione, non sono assolutamente d’aiuto, anzi, possono generare:
- senso di svalutazione —–> “ecco valgo proprio poco, ho paura di una cosa che non dovrei temere”
- senso di incomprensione —–> “ma davvero le persone a cui voglio bene non capiscono come mi sento?”
Il tutto accompagnato da una forte irrequietezza, proprio perchè ogni pensiero o sensazione che cerchiamo di negare e non vedere, in realtà, non scompare, anzi, appena trova uno spiraglio salta fuori in modo più amplificato.
Nei bambini, accadono esattamente le stesse cose, quindi per aiutare i tuoi figli a superare le loro paure, piuttosto che dirgli “non pensarci”, soffrendo anche tu, ti suggerisco cinque idee efficaci sia per la tranquillità dei grandi che per quella dei piccoli.
1) Non minimizzare:
ricorda, nessuna paura è banale, anche quella che a te può sembrare ridicola o addirittura insensata, per tuo figlio può essere importante.
2) Lascia tutto il tempo necessario al tuo bambino per spiegarti cosa gli fa paura e perchè:
anche i dettagli sono importanti, magari proprio in quelli si nasconde la chiave per sbloccare una situazione.
3) Aiuta il tuo bambino ad analizzare bene la situazione e ad immaginare possibili soluzioni:
a seconda dell’età del bambino potete ricostruire la scena con dei pupazzetti a forma di animale, o con delle bambole, o ancora con un disegno o anche, per i più grandi analizzando a voce la situazione cercando di trovare insieme delle soluzioni.
4) Non forzare il tuo bambino ad “essere coraggioso” quando vedi che proprio non si sente pronto ad affrontare qualcosa che teme:
una forzatura non farebbe che aumentare il senso di frustrazione e inadeguatezza, aspetta con calma e ripeti i punti di cui abbiamo appena parlato ogni volta che è necessario.
5) Sii il suo modello:
non un modello di genitore tipo super eroe che non fallisce mai e non ha paura di niente, non farebbe che aumentare l’idea di non essere abbastanza.
Con l’essere modello intendo:
- il far vedere al bambino come si può affrontare una situazione che si teme
Penso, ad esempio, ad un bambino al parco, sta giocando, un altro bambino gli ruba la paletta e lui corre dai genitori piangendo. Ho visto questa scena più volte e, più volte ho visto genitori dire al figlio in lacrime di arrangiarsi ignorando il fatto che il bambino non sa arrangiarsi perchè non ha interiorizzato un modello di comportamento di successo per riavere la sua paletta.
Per aiutare il mio bambino, la cosa migliore è quella di accompagnarlo a chiedere il giochino rubato, o addirittura, se il bambino non se la sente andare io a chiederlo reagendo in questo modo tutte le volte necessarie ad infondere al mio bambino il coraggio per affrontare in autonomia una situazione analoga.
- il mostare come anche mamma e papà possono essere impauriti dall’affrontare una situazione nuova o vissuta come potenzialmente pericolosa
Se raccontiamo ai nostri figli situazioni che a noi possono fare paura (magari trovando esempi simili alle loro paure), li aiutiamo a non sntirsi in difetto, a comprendere che siamo dalla loro parte e a sentirsi capiti.
Lasciare a noi stessi e ai nostri figli la possibilità di avere paura, la possibilità di chiedere aiuto senza, per questo, sentirci inadeguati, la possibilità di fermarci a riflettere per capire se siamo pronti o no per affrontare una situazione per noi difficile e anche la possibilità di decidere che non vogliamo davvero intraprendere quella strada che ci provoca tanta paura, possono essere la chiave per arrivare a fare pace con un sentimento che, talvolta, non ci concede sonni tranquilli.